La Quota

Arriverà per legge: la quota riservata alle donne! Il 30 per cento dei consigli di vigilanza delle grandi aziende devono in futuro essere di sesso femminile. Esclusivo per „i ceti privilegiati“! Al senso dell’articolo 3 della nostra Costituzione, tutte le persone sono uguali prima della legge. Uomini e donne sono uguali. Siamo tutti diversi. Proprio per questo siamo uguali prima della legge, vuole dire di uguali diritti. La realizzazione di questa uguaglianza è il punto debole da decenni. Pertanto, la legge generale sulla parità di trattamento è venuto. Ora, dopo il primo tentativo alla metà degli anni 1980, la quota riservata alle donne per legge. Le donne devono essere preferibilmente scelti nei consigli. La disuguaglianza dei sessi in mezzo per raggiungere alla fine lo scopo della parità di trattamento. A questo scopo scrive il Frankfurter Allgemeine Zeitung: la quota porterà al risultato che le donne “dal basso” pensano sopra queste donne: “che ne hanno bisogno – buon reddito e quindi anche la quota”! In Norvegia, anche un paese con quota, si trova la cordata di „gonne d’oro“ già da lungo tempo: si tratta di donne in posti migliori che si procacciano l´uno o altro posto a vicenda. Un club esclusivo. Vedremo … Soprattutto quando le aziende impareranno finalmente che la competenza non dipende da colore della pelle, sesso, religione o età.

Die Quote

Sie wird kommen per Gesetz: die Frauenquote! 30 Prozent der Aufsichtsräte von Großunternehmen müssen zukünftig weiblich sein. Exklusiv für „die da oben“! Laut Artikel 3 unseres Grundgesetzes sind alle Menschen vor dem Gesetz gleich. Männer und Frauen sind gleichberechtigt. Wir sind alle verschieden. Gerade deshalb sind wir vor dem Gesetz gleich, will heißen gleichberechtigt. Mit der Durchführung dieser Gleichberechtigung hapert es seit Jahrzehnten. Deshalb kam das Allgemeine Gleichbehandlungsgesetz. Jetzt, nach erstem Anlauf Mitte der 1980er Jahre, die Frauenquote per Gesetz. Frauen müssen bevorzugt in die Aufsichtsräte gewählt werden. Ungleichbehandlung der Geschlechter im Mittel zum Zweck der Gleichbehandlung im Ziel. Dazu schreibt die Frankfurter Allgemeine Zeitung: die Quote werde „„ganz unten“ dazu führen, dass Frauen über Frauen denken: Die haben es nötig – gutes Einkommen und dann auch noch die Quote!“. In Norwegen, auch ein Quotenland, gibt es seit langem die Seilschaft der „Goldröcke“: das sind Frauen in Spitzenpositionen, die sich den einen oder anderen Posten gegenseitig zuschieben. Ein exklusiver Klub. Wir werden sehen … Vor allem, wann Unternehmen endlich lernen, dass Kompetenz nicht von Hautfarbe, Geschlecht, Religion oder Alter abhängt.

© Thomas Dietsch