Razzismo

È nella nostra vita quotidiana, sulla strada, in edifici pubblici, anche in una festa privata. Giudichiamo qualcuno in base all´aspetto. In Germania si trova spesso il commento nei confronti delle persone con diverso colore della pelle, „Ma tu parli bene il tedesco!“. Per una persona giovane la cui nonni già sono venuti alla Germania e la cui famiglia viveva qui da allora, non è sorprendente. Eppure: è giudicato sulla base della sua apparenza e deve spiegare il „perché“ delle sue competenze. Il vicino di casa „con uno sfondo migratorio“ che ha un passaporto tedesco. Allora perché questa aggiunta? Uno/una tedesco/-a è qualcuno che possiede un passaporto tedesco. Il resto non conta. Ma questo è innocuo! Finora il 2015 non è stato una pagina gloriosa per la Germania riguardo al razzismo. Dimostrazione Pegida, un tentativo di attacco a un campo profughi, la fiaccolata di Dortmund. Solo per citarne alcuni. Il razzismo nasce dalla paura, la paura dell’ignoto. E ha soluzioni presunto „semplici“. Si distingue tra le apparenze. Decidono se una persona può fare qualcosa o no, se è buono o cattivo. Ma l’uomo non è facile. No, lui è di natura molto complessa. E così, la rabbia nasce dalla paura, l’odio dalla rabbia. E questo degenera in violenza. Devo dire che queste cose vanno stroncate sul nascere.

Rassismus

Er ist alltäglich, auf der Straße, in öffentlichen Gebäuden, ja sogar auf einer privaten Party. Wir beurteilen Menschen nach äußeren Merkmalen. In Deutschland fällt oft die Bemerkung gegenüber Menschen mit anderer Hautfarbe: „Du sprichst aber gut Deutsch!“. Bei einem jungen Menschen, dessen Großeltern bereits nach Deutschland kamen und dessen Familie seitdem hier lebt, nicht verwunderlich. Und dennoch: er wird beurteilt aufgrund von Äußerlichkeiten und muss das „Warum“ seiner Kompetenzen erklären. Der Nachbar „mit Migrationshintergrund“, der einen deutschen Pass hat. Warum also dieser Zusatz? Deutsche(r) ist, wer einen deutschen Pass besitzt. Der Rest spielt keine Rolle. Aber das ist noch harmlos! Das Jahr 2015 war bisher für Deutschland kein Ruhmesblatt in puncto Rassismus. Pegida-Demos, ein versuchter Angriff auf ein Flüchtlingslager, der Fackelzug in Dortmund. Nur um einige zu nennen. Rassismus ist aus Angst geboren, der Angst vor dem Fremden. Und er bietet vermeintlich „einfache“ Lösungen. Wir unterscheiden nach Äußerlichkeiten. Diese entscheiden, ob ein Mensch etwas kann oder nicht, ob er gut ist oder böse. Aber der Mensch ist nicht einfach. Nein, er ist ein sehr komplexes Wesen. Und so entsteht aus Angst Wut, aus Wut Hass. Und der artet aus in Gewalt. Ich muss dazu sagen: Wehret den Anfängen!