Stampa
Giornale è sempre gran cosa, la nonna ha già detto favole. La differenza tra il giornale e il libro della nonna: È così grande? Il conflitto in Ucraina, la crisi del Medio Oriente – le informazioni piovono così su di noi. Chi e soprattutto cosa posso credere? La stampa ha il potere. Sappiamo tutti che. E la ne sfrutta. Le due guerre suddetti sono anche guerre dei media. Lotta di opinione! Vuoi leggere un solo giornale, la tua opinione sarà caratterizzato rapidamente dopo quello che stai comune nel tuo diario. E si prende subito i lati, per esempio, Palestina o Israele, nelle discussioni con i vostri amici e colleghi di lavoro. Siate onesti: abbiamo la minima idea che cosa sta succedendo? No! Parole tranquille di grandi politici, molto rumore fatto di fanatici. Questo ci impressiona, „Hai letto?“. Raramente vediamo immagini di bambini provenienti da una zona nel corso di un attacco militare. Nei loro volti, la paura, il panico, e le lacrime possono essere visti. Soffrono e fanno compassione a noi. Senza parole! Forse ci parla troppo e troppo poco è stato fatto? Non lo so …
Presse
Zeitung ist immer große Party, früher hat Großmutter Märchen erzählt. Ist der Unterschied zwischen der Zeitung und Omas Buch so groß?! Ukrainekonflikt, Nahostkrise – die Information regnet nur so auf uns herab. Wem und vor allem was kann ich noch glauben?! Die Presse hat Macht. Das wissen wir alle. Und die spielt sie aus. Die beiden erwähnten Kriege sind auch Kriege in den Medien. Meinungskampf! Liest Du nur eine Zeitung, wird Dein Meinungsbild schnell nach dem geprägt sein, was Du alltäglich in Deinem Blatt liest. Und Du wirst in Diskussionen mit Deinen Freunden und Arbeitskollegen schnell Partei ergreifen, zum Beispiel für Palästina oder für Israel. Hand aufs Herz: Wissen wir überhaupt, was da abgeht?! Nein! Leise Töne von großen Politikern, lautes Geschrei von Fanatikern. Das beeindruckt uns: „Hast Du schon gelesen?!“. Selten sieht man Bilder von Kindern aus einem Gebiet während eines militärischen Angriffs. In ihren Gesichtern sind Angst, Panik und Tränen zu erkennen. Sie leiden und tun uns leid. Ohne Worte! Vielleicht wird doch zu viel geredet und zu wenig getan?! Ich weiß es nicht …
© Thomas Dietsch