Crociate
Campagne militari al nome della croce, la croce di Cristo. Questi erano gli azioni militari dell’Occidente diretto verso la Terra Santa. L´Oriente dovrebbero essere esenti dai „infedeli“. Gerusalemme dovrebbe essere una città puramente cristiana. Infedeli, allora i musulmani, devono essere uccisi. Oggi sappiamo che queste guerre non sono state superate in ipocrisia. Aspetti strategici e gli obiettivi economici sono stati la vera ragione di queste marce. Nell´anno 1095 si aveva messo in cammino per la prima volta. Sotto il manto della religione. Il libro sacro, la Bibbia, servito come „cava“; cosa aveva legittimato un’azione militare, era stato citato, preso fuori dal contesto. E ‚finalmente si aveva bisogno di una legittimazione. Quando penso a oggi, le azioni dello Stato Islamico, di IS, questo mi ricorda di quel tempo. Tutti i crimini, decapitazioni, la violenza. Oggi essi hanno abusato il Corano come „cava“, giustificano l’oppressione delle donne e altre fedi con la religione. Sì, è giusto che il mondo va in guerra contro questi criminali. Nessuna religione, né l’islam né il cristianesimo, contiene una chiamata a uccidere il prossimo. No, la pace è l’obiettivo. Tutto il resto è un abuso!
Kreuzzüge
Züge im Namen des Kreuzes, des Kreuzes Christi. Das waren diese Militäraktionen, die das Abendland gegen das Heilige Land richtete. Das Morgenland sollte von den „Ungläubigen“ befreit werden. Jerusalem sollte eine rein christliche Stadt werden. Ungläubige, damals Muselmanen, sollten getötet werden. Heute wissen wir, dass diese Kriege an Scheinheiligkeit nicht zu übertreffen waren. Strategische Aspekte und wirtschaftliche Ziele waren der eigentliche Anlass für diese Aufmärsche. Im Jahr 1095 zog man damals zum ersten Mal los. Unter dem Deckmantel der Religion. Das heilige Buch, die Bibel, diente als „Steinbruch“; was für die Militäraktion passte, wurde zitiert, aus dem Textzusammenhang gerissen. Man brauchte schließlich eine Legitimation. Wenn ich an heute denke, die Aktionen des Islamischen Staates IS, erinnert mich das an damals. All die Verbrechen, Enthauptungen, die Gewalt. Heute missbraucht man den Koran als „Steinbruch“, rechtfertigt Unterdrückung von Frauen und Andersgläubigen mit Religion. Ja, es ist richtig, dass die Welt gegen diese Verbrecher zu Felde zieht. Keine Religion, weder Islam noch Christentum, enthält eine Aufforderung, den Nächsten zu töten. Nein, der Frieden ist deren Ziel. Alles andere ist Missbrauch!
© Thomas Dietsch